05/11/2021 – Migliorare l’efficienza energetica e il comfort degli edifici tramite sistemi automatici di gestione, utilizzare maggiormente le fonti rinnovabili, ridurre i consumi finali e garantire la salute e la sicurezza degli occupanti: in una parola, favorire la diffusione degli smart building, che invece in Italia stentano a decollare – nonostante il successo del Superbonus – visto che gli investimenti del 2020 (7,67 miliardi di euro) nelle principali tecnologie connesse all’edilizia intelligente sono calati dell’11% rispetto al 2019.
Per tornare ai livelli pre-pandemia bisognerà attendere almeno il 2024. Tuttavia, se è vero che gli edifici sono responsabili in Occidente di circa il 40% dei consumi energetici complessivi, un’Unione Europea che vuole azzerare le emissioni di gas serra al 2050 non può non mettere mano in maniera consis…Continua a leggere su Edilportale.com]]>