10/09/2021 – Un insieme di tecnologie avanzate – radar, sensori innovativi, prospezioni geofisiche – in grado di analizzare il sottosuolo di infrastrutture stradali e parchi pubblici e di scoprire eventuali cavità fino a 3-4 metri al di sotto del piano stradale, per prevenire il pericolo di voragini, frane e smottamenti che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini e del territorio.
È l’obiettivo del progetto MUSE (Multi-sensor Services), condotto da ENEA in collaborazione con INGV, Consorzio Hypatia, le aziende Superlectric, Ylichron, G-Matics, che nello specifico persegue la realizzazione di un protocollo di analisi delle aree urbane e delle sue anomalie geomorfologiche, mediante rilevazioni con satelliti, droni o velivoli e l’impiego delle più moderne tecniche geofisiche per l’indagine del primo sottosuolo come, per esempio, il georadar multifrequ…Continua a leggere su Edilportale.com]]>