01/08/2023 – Mappare le aree costiere a rischio inondazione per il cambiamento climatico attraverso modelli ad alta risoluzione[1], tecnologie satellitari[2] e rilievi sul campo.
È l’obiettivo del nuovo servizio sviluppato da un team di ricercatori composto da climatologi, esperti GIS, oceanografi e geologi di ENEA, presentato al XXI Congresso International Union for Quaternary Research (INQUA), una delle più importanti conferenze internazionali sulle scienze del Quaternario[3] che si è svolta di recente a Roma.
Ad oggi, sono state completate le mappe di Follonica-Piombino e Marina Di Campo in Toscana, Fertilia-Alghero in Sardegna e Parco Nazionale del Circeo (Latina-Sabaudia) nel Lazio (fig. 1, 2, 3), mentre sono in via di definizione quelle dei litorali della Spezia, Roma, Napoli, Brindisi, Taranto e Cagliari.
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