11/04/2022 – Per ottenere il condono edilizio, una costruzione deve risultare ultimata. Ma quando la richiesta riguarda una piscina, quali elementi bisogna valutare? A questa domanda ha risposto la Cassazione con la sentenza 10002/2022.
Condono edilizio, il caso
I giudici si sono pronunciati sulla richiesta di riesaminare l’istanza di condono di una piscina, con annessi solarium e spogliatoi.
Il responsabile dell’intervento ha presentato richiesta di sanatoria ai sensi del terzo condono edilizio (Legge 326/2003), ma il Comune ha respinto la domanda sostenendo che l’opera non risulta ultimata perché priva del rivestimento interno. Il presupposto per ottenere il condono, infatti, è che l’immobile realizzato senza permessi risulti ultimato al 31 dicembre 2003.
Il Tribunale ordinario e la Corte d’Appello hanno dato ragione al Comune, ma il responsabile dell’inte…Continua a leggere su Edilportale.com]]>